Foto dall'avamposto38


Si ringrazia l'autore delle foto Peppe Caridi.
E' possibile ammirare altri suoi scatti sul suo blog e su meteoweb.
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Ritorno al nucleare


Accelerata del governo italiano verso il nucleare in seguito ad un epocale accordo concluso tra il premier Berlusconi ed il presidente francese Sarkozy che consentirà un rapido ritorno in Italia dell'atomo cancellato con il referendum dell'87. Con l'accordo tra Enel (secondo produttore europeo dopo l'affare Endesa) e la francese EDF per la realizzazione di centrali basate sui reattori EPR (European pressurized water reactor).
Questi reattori, i cui primi esemplari sono in costruzione in Finlandia, Francia e Cina, prevedono più sistemi di protezione rispetto ai modelli precedenti: quattro sistemi indipendenti di refrigerazione d'emergenza (ognuno capace da solo di refrigerare il nocciolo del reattore dopo lo spegnimento); contenimento metallico attorno al reattore; contenitore e area di raffreddamento passivo del materiale fuso; doppia parete esterna in calcestruzzo armato spessa 2,6 metri e progettata per resistere all'impatto diretto di un grosso aereo di linea.

Grazie alle ultime operazioni con Endesa ed EDF l'ENEL va ad ampliare la propria presenza nel mercato dell'energia nucleare potendo contare sui 12,2 terawattora prodotti in slovacchia a cui si sommano i 26 terawattora spagnoli. Il colosso energetico italiano è anche presente in Romania dove partecipa alla costruzione di due reattori ed in Russia.

La legge che consentirà la costruzione delle centrali nucleari è in discussione presso la commissione Industria al Senato e, non appena sarà emanata si potrà procedere alla creazione di un consorzio Italo-Francese (con ENEL al 60%) che provvederà alla realizzazione delle nuove centrali nucleari italiane, in modo da diversificare l'approvvigionamento energetico.
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Nuovo look


Nuova veste grafica per avamposto38.
Si tratta di una localizzazione in italiano fatta da me di questo bel tema a toni di blu. Continua...

Addio Oreste



Dopo Mino Reitano se ne va un altro illustre reggino appartenente al mondo dello spettacolo. Benché Lionello fosse nato a Rodi ha sempre portato nel cuore la città dove ha trascorso la sua giovinezza. Verrà ricordato come uno dei più grandi doppiatori italiani (Woody Allen, Robin Williams in Mork, Paperino, Topolino...) e come storico imitatore di Andreotti. Continua...

Di Pietro e la reta oscurata


Di Pietro è intervenuto sul suo blog scagliandosi contro "l'emendamento D'Alia" attraverso il quale si vorrebbe arginare il fenomeno dell'apologia dell'illegalità in rete. Alcune considerazioni sono obbligatorie:

Il Senato, con voto contrario dell’Italia dei Valori, ha approvato l'articolo 50-bis del Ddl n° 773, un emendamento del senatore Udc Gianpiero D’Alia al pacchetto sicurezza varato dal governo.

L’emendamento avvia “la repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet”. Nei fatti, se approvato, permetterà di reprimere la libertà di espressione e di opinione in Rete (approfondimento nell’articolo di Punto Informatico ).


nei fatti anche oggi tu cliente di un'azienda isp seria quando sottoscrivi il contratto puoi benissimo leggere tra le clausole contrattuali che certi contenuti non sono ammessi (ad es. contenuti warez, porno, pedo, xenofobi ecc..). Ma tu caro di pietro fai finta di non saperlo.

Il reato di apologia e istigazione a delinquere è già previsto e punito dalla legge, chiunque ne venga accusato oggi viene processato e, se colpevole, condannato.


ahh che bello!!! finalmente scopriamo l'animo garantista del nicolas eymerich molisano

D’Alia e i suoi mandanti non vogliono attendere il processo, né la sentenza, vogliono emettere subito il verdetto di colpevolezza obbligando i provider ad oscurare da subito il sito. Poi, chi se ne frega del processo.


nulla di nuovo, è un provvedimento efficace ma non efficiente perchè le stesse cose oscurate possono essere tranquillamente trasferite in altro host

Un emendamento antidemocratico e incostituzionale che cancellerà


cavolo mi sono perso l'articolo della suprema carta in cui si dice che è diritto di ogni uomo istigare alla delinquenza. O forse si tratta di una legge costituzionale che disconosco?

l’informazione in internet in un soffio equiparando l’Italia alle uniche due nazioni al mondo che hanno queste restrizioni: Cina e Birmania.


per essere ci sarebbero anche anche cuba, l'iran...il nostro politico dalle mani pulite ha la coscienza sporca perchè mente sapendo di mentire

L’emendamento sotto il pretesto di chiudere le porte a siti come You Tube e Facebook in cui sparuti gruppi di fanatici “inneggiano” a Raffaele Cutolo e Salvatore Riina,


evidentemente l'on. di pietro è favorevole?

nasconde ben altri obiettivi. Quello di oscurare l’ultimo tassello dell’informazione, internet, che sfugge al controllo diSilvio Berlusconi monopolista dell'informazione privata e di Stato.


caspita ma se S.B. controlla tutto come mai di pietro è il politico più presente nei talk show politici in tv? (spesso senza controparte come accaduto su canale5)

Mi domando perché non oscurare le reti Mediaset visto che inneggiano ad un assassino come Vittorio Mangano.


e si tra un cartone, un grande fratello ed un telefilm c'è sempre l'inneggiamento a mangano, ogni 3 spot pubblicitario c'è quello pro-mangano. Di pietro sorridi sei su scherzi a parte!!! :-)))))

Oppure perché non sciogliere la Lega di Umberto Bossi che istiga i padani ad armarsi di fucili contro “Roma ladrona” da cui i suoi dirigenti prendono un lauto stipendio.


bella domanda, deputato di pietro visto che conosce la legge e sa come agire dinanzi a questo reato perchè invece di parlare non agisce nelle sedi di competenza?

Se questo golpe


ALT ma quale golpe? il governo in carica è legittimo, mi sa che ha le idee confuse


non si arresterà alla Camera scenderemo in tutte le piazze d’Italia. E ci rimarremo.



ecco vada in piazza però non tenga il broncio se le persone a seguirla saranno sempre meno

Se l’emendamento D’Alia divenisse legge il mio blog, quello di Marco Travaglio, di Beppe Grillo, di Byoblu, di Daniele Martinelli, di Piero Ricca e di migliaia di altre voci libere della Rete, sarebbero oscurati. Questo è l’effetto, ed il vero obiettivo, di quell’emendamento carogna, ed il senatore D’Alia non lo nasconde (come potete capire dal video di un internauta che riporto).


Se lor signor riusciranno a non violare la legge non avranno alcun problema. Se è necessario mi faccia contattare dall'accolito locale e, dietro adeguata retribuzione le fornirò tutte le indicazioni per ovviare definitivamente a tale eventualità, in tal caso gradirei essere retribuito tramite assegno e non con contanti in scatole di scarpe.

In conclusione...di pietro si agita solo per farsi notare ancora di più in modo da sottrarre voti al PD eliminando l'unica alternativa valida al PdL.
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Paracadute per retrocessione in B


Il paracadute riconosciuto a chi retrocede dalla serie A alla B è di 7,5 milioni di euro, a patto che la società retrocessa abbia disputato gli ultimi tre campionati in serie A*.

A questo bonus si aggiunge 1/22° di circa 3,6 milioni** (3,613363 euro) come contributi/diritti Tv etc spettanti a ciascuna società partecipante alla prossima serie B:

- mutualità 65 milioni di euro
- diritti tv sky 7 milioni di euro
- contributo da società promosse in serie A 7,5 milioni di euro (2,5 da ciascuna neopromossa)

A questi introiti si dovrebbero aggiungere anche quelli per la cessione dei diritti Tv per il DTT.

Quindi in caso di retrocessione si andrebbero ad incassare circa 11,1 milioni di euro, somma destinata anche al Torino, mentre Chievo, Lecce e Bologna "non potrebbero" usufruire di tale somma ma accontentarsi di una cifra inferiore.

* http://news.kataweb.it/item/444606
**http://www.tuttosport.com/calcio/serie_b/2008/10/08-5934/%C2%ABLa+serie+B+accetta+mutualit%C3%A0+di+65+milioni%C2%BB
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La rabbia, l'orgoglio, la ragione.


La rabbia
Sono arrabbiato, incazzato come tutti i tifosi amaranto per la conclusione del mercato. Non che mi aspettassi l'arrivo di chi sa quale fuoriclasse che potesse farci vincere le auspicate otto partite (quando in oltre 20 siamo stati in grado di vincerne solamente 3).Il campo giudice supremo ha detto che "la nostra Reggina" è stata allestita malamente, ha una difesa che è la banda del buco zimbello della serie A, un centrocampo che non riesce a fare un filtro adeguato ed un attacco asfittico con il solo Corradi a cantare e portare la croce.
La piazza è incazzata, la piazza si chiede come mai dopo 9 anni di serie A ci si è ridotti così, la piazza non ha più entusiasmo, la piazza si chiede che fine abbiano fatto gli euro incassati dalle innumerevoli e lucrose cessioni di questi ultimi anni, la piazza si chiede com'è si è fatto a passare da Pirlo&Baronio a Barillà&Viola (che saranno pure giovani di prospettiva del Sant'Agata ma che non hanno le qualità dei due giovani centrocampisti del primo anno di serie A). La piazza è arrabbiata, la piazza è delusa per l'illusione di un mercato che ha portato solo all'ingaggio del solo Krajcik.
La piazza si chiede perché?
Siamo sul baratro del fallimento? Si sta azzerando il parco giocatori per liquidare tutto?
Il presidente si sta preparando a scappare con la cassa in uno dei tanti paradisi tropicali?
La piazza si chiede perché, ad un certo punto della storia amaranto sia stata smantellato quel triunvirato Foti-Martino-Iacopino che aveva portato la squadra della nostra città dalla quasi C2 alla serie A. Con l’uscita di scena dei due storici dirigenti reggini sono iniziati i problemi organizzativo/tecnici che stanno alla base di questa crisi.
La piazza si chiede perché, dopo la salvezza miracolosa successiva alla condanna della società amaranto per slealtà sportiva, il presidente abbia fatto di tutto per raffreddare gli entusiasmi di una piazza pronta a infiammarsi ancora con un nuovo ed insperato campionato di serie A.
La piazza si chiede perché il presidente abbia perseverato con gli stessi errori? Presunzione? Delirio di onnipotenza?
La piazza è arrabbiata, io sono arrabbiato.

L’orgoglio
E’ l’unica cosa che ci rimane e che può dare una fievole speranza di salvezza. Reggio nel corso della sua storia millenaria è stata invasa, è stata distrutta da cataclismi naturali ma ha sempre avuto l’orgoglio e la forza di rialzarsi, è nel nostro DNA di cittadini reggini. Ora chiediamo ai calciatori amaranto di tirare fuori gli attributi, di lottare su ogni pallone, di dare il 200% per riuscire a realizzare una prodigiosa impresa. Tutti, ormai, ci danno per retrocessi, da ora in avanti bisogna giocare con il coltello tra i denti, non si ha più nulla da perdere.
Bisogna ripartire dall’orgoglio del capitano Ciccio Cozza deus ex machina, artefice primo di tante salvezze,
dalla voglia di combattere di un indomito Corradi. E chi non ha questa voglia di lottare è pregato di dirlo subito ed accomodarsi la domenica sul divano del proprio salotto.
Serve l’orgoglio di una piazza che dovrà sostenere la squadra fino alla fine, fino ad avvenuta retrocessione e se dovesse arrivare la serie B non fornire l’alibi al presidente di una piazza ostile o assente.
E’ se dovesse arrivare il declassamento serve l’orgoglio della contestazione, di assordanti fischi che facciano capire al presidente che noi siamo la Reggina 1914, noi non abbiamo mollato abbiamo lottato contro tutti e tutto, noi vogliamo rispetto, noi vogliamo tornare in serie A.
Serve l’orgoglio di una piazza quasi assuefatta dalle gesta di un presidente a cui si è perdonato di tutto in questi anni e che molto lentamente sta tornando in se.

La ragione.
I fatti dicono che stiamo pagando gli errori fatti dal presidente negli ultimi anni. La totale assenza di un progetto tecnico ha portato ad avere un organico di 28 elementi di cui almeno la metà non in grado di giocare nella massima serie. Calciatori acquistati quasi in stock, nella speranza di buona riuscita di almeno uno di essi per poter incassare una plusvalenza che copra costo d’acquisto ed ingaggi di tutto lo stock.
Abbiamo appurato che lo sfoltimento della rosa non è stato possibile perché nessuno ha voluto accollarsi i giocatori proposti dalla Reggina ed in una tale situazione non sarebbe stato possibile aggiungere i 3 elementi mancanti e richiesti dalla piazza. Bisognerà attendere giugno e cercare di fare tabula rasa anche con le rescissioni contrattuali per poter rifondare tecnicamente la squadra.
Il presidente si è trovato dinanzi a due opzioni: spendere e svuotare le casse societarie senza aver sfoltito l’organico per poi magari retrocedere e fare la fine del FC Peloro Messina oppure non fare nulla e sperare nel suo celebre deretano e in caso di retrocessione sfruttare il paracadute e soldi in cassa risparmiati per allestire una squadra in grado di tornare immediatamente in serie A.
Pare abbia scelto la seconda opzione.
Nel regno unito si dice “God save the Queen” a noi non resta che dire Dio salvi la Reggina”.
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Da ieri è di nuovo on line il portale aggregatore Tocqueville con una nuova veste grafica ed un software più performante.Particolarmente interessante è la funzione dei widget che consentono una piena personalizzazione dell'interfaccia grafica e dell'esposizione dei contenuti. Continua...